Delfino comune

Delfino comune

Specie: Delphinus delphis Linnaeus, 1758 Linnaeus, 1758

Eng: Short beaked common dolphin
Ger: Gemeiner delphin
Fra: Dauphin commun
Esp: Delfín común

Il delfino comune ha una forma snella, un rostro lungo e sottile e raggiunge dimensioni leggermente maggiori della stenella striata (2,3 m di lunghezza e 75-100 Kg di peso). Si distingue sui lati per la colorazione peculiare del disegno a clessidra rovesciata, con una zona toracica color senape e una posteriore grigio chiara. Il dorso è scuro e il ventre color panna. E’ una specie gregaria e può arrivare a formare gruppi anche di 300 individui, ma negli oceani può superare anche il migliaio. La sua vita media si aggira intorno ai 20-30 anni.

E’ un delfino che predilige sia habitat pelagici che costieri, talvolta in associazione con stenella striata e tursiope. Prevalentemente mangia pesci di piccole dimensioni, ma talvolta si nutre anche di cefalopodi e crostacei. Ha un comportamento simile a quello della stenella striata: anch’esso è in grado di compiere salti e acrobazie e di nuotare ad elevate velocità.

Il delfino comune, contrariamente al suo nome, è considerato tra le specie di cetacei più minacciate nel Mar Mediterraneo ed è in drammatico declino in aree dove è sempre stato localmente abbondante.

In acque italiane, a nord del 41° parallelo, il delfino comune sembra essere raro e ci sono pochi avvistamenti anche al largo della Sardegna nord-orientale. Nel 2013 i ricercatori di SEA ME e DIPNET, hanno osservato sul Canyon di Caprera due grandi gruppi con cuccioli, anche molto piccoli.

Le cause che hanno portato al drastico declino di questa specie in Mediterraneo sono ancora poco note. Probabilmente ciò è dovuto soprattutto alla riduzione delle sue prede per la pesca eccessiva, alla morte accidentale negli attrezzi da pesca e all’effetto dei contaminanti e degli inquinanti. Il delfino comune del Mar Mediterraneo è stato classificato nel 2003 come Endangered (EN, in pericolo) nella Lista Rossa IUCN. È inserito nell’Appendice II della CITES, la Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione.